La favoletta del Mago Merdino 2
E' arrivato il momento di un'altra favoletta
Tutte le cose, fatti, personaggi e stronzate scritte so' puramente inventate e nun rispecchiano la realtà.....e cicciolina è vergine
'N sacco de tempo fa, in un paese lontano lontano, viveva un gran pezzo de gnocca, talmente bbona che tutti la volevano. Il suo nome era Italia
Con un perfido inganno, un Cavaliere sceso in campo da poco, se la scopò per un bel pò di tempo promettendo a sè stesso e alla nazione intera, giurando sui suoi figli, che nun l'avrebbe lasciata libbera manco se gli avessero fatto grazia de tutte le porcherie che fece in passato.
Così fu. Per anni violentò 'sta poraccia e ne fece la sua schiava personale, dicendogli un sacco de fregnacce ma alla fine usandola solo per i cazzi suoi.
Ma nel paese del Cavaliere arrivò un mite fraticello, con l'occhietti dorci dorci e la faccia da pupetto delicato, con l'intenzione de libberà la bella gnocca e fare un culo così al sorridente Cavaliere.
Ma il Cavaliere s'era imboscato bene e non avrebbe mollato facilmente la preda.
Il fraticello allora cercò de fà il fijio de 'na migotta evitando la guerra e andò nel maniero del Mago Merdino.
-"E' permesso, mago Merdinoooo? avrei bisoooogno del suo aiuuuuto"- disse tutto caruccio il frate.
-"Prego entri pure, messere, e illustri il motivo della sua visita"- rispose il mago
-"accidenti che puzza che c'è qui dentro! Stà creando qualche pozione miracolosa?" chiese er frate annusando l'aria
-"Nessuna pozione, frate. Stò a lessà le patate. Ma mi dica in cosa posso aiutarla che ho premura"-
-"Vede, mago, vorrei liberare milady Italia dalle grinfie del perfido cavaliere, ma non sono un uomo di guerra e posso usare solo l'astuzia"-
Er Mago ce penzò a lungo e disse "penso che ripenso, e ripensando impazzo, ma a furia di pensare nun ho pensato a un cazzo. Ma forse una soluzione c'è " e diede qualche dritta ar Frate.
Passò qualche mese ed il Frate arrivò ar castello der Cavaliere seguito da cantori e menestrelli e con loro iniziò a fà una serenata sotto le finestre della damigella.
La damigela, appizzando le recchie, si affacciò e chiese -"Frate, a che debbo l'onore di tante attenzioni?"-
-"Alfin son giunto per liberarla dalle grinfie del perfido cavaliere. Venga con me e le prometto la salvezza"-
-"Ma io ormai qui mi trovo bene, il Cavaliere mi copre di attenzioni ed affetto, cosa mai potresti offrirmi tu di meglio?"-
E il frate iniziò a sparà una sequenza de cazzate, de promesse e fregnacce, come nessuno mai riuscì ad avecce la faccia da culo di spararne più grosse, strappando a milady Italia sorrisi de gioia e lacrime de tristezza.
Fu così che milady Italia si fece rapì dar frate, scappando dal castello del Cavaliere.
Passò qualche mese e a milady Italia je rodeva sempre er culo. Er frate allora gli chiese perchè stò rodimento e lei si sfogò:
-"Avevi promesso che avresti cambiato le tasse per fare in modo che non ci fossero né poveri, né ricchi"- chiese la dama
-"E così è stato. Ora ci sono solo poveri. Non sei contenta?"
-"Ma mi avevi detto che non avresti toccato le pensioni!!!!"
-"E chi le tocca? Mi fanno talmente schifo che non voglio più vederle!!!"
-"Ma avevi detto che avresti fatto tornare i guerrieri dalla crociate...."-
-"E così ho fatto. Sono tornati i 1000 uomini che c'erano. Poi il fatto che io ne abbia mandati altri 3000 è solo un dettaglio"
-"Mi hai ingannata.....mi hai promesso tante cose ed io ti ho creduto. Ora le tue promesse si sono rivelate false"-
-"Può darsi......ma ora basta parlare, fai il tuo dovere di zoccola e mettiti a pecora. Lo sai che a me piace farlo da dietro"-
E fu cosi' che per molti anni l'Italia se la prese 'n der culo
Tutte le cose, fatti, personaggi e stronzate scritte so' puramente inventate e nun rispecchiano la realtà.....e cicciolina è vergine
'N sacco de tempo fa, in un paese lontano lontano, viveva un gran pezzo de gnocca, talmente bbona che tutti la volevano. Il suo nome era Italia
Con un perfido inganno, un Cavaliere sceso in campo da poco, se la scopò per un bel pò di tempo promettendo a sè stesso e alla nazione intera, giurando sui suoi figli, che nun l'avrebbe lasciata libbera manco se gli avessero fatto grazia de tutte le porcherie che fece in passato.
Così fu. Per anni violentò 'sta poraccia e ne fece la sua schiava personale, dicendogli un sacco de fregnacce ma alla fine usandola solo per i cazzi suoi.
Ma nel paese del Cavaliere arrivò un mite fraticello, con l'occhietti dorci dorci e la faccia da pupetto delicato, con l'intenzione de libberà la bella gnocca e fare un culo così al sorridente Cavaliere.
Ma il Cavaliere s'era imboscato bene e non avrebbe mollato facilmente la preda.
Il fraticello allora cercò de fà il fijio de 'na migotta evitando la guerra e andò nel maniero del Mago Merdino.
-"E' permesso, mago Merdinoooo? avrei bisoooogno del suo aiuuuuto"- disse tutto caruccio il frate.
-"Prego entri pure, messere, e illustri il motivo della sua visita"- rispose il mago
-"accidenti che puzza che c'è qui dentro! Stà creando qualche pozione miracolosa?" chiese er frate annusando l'aria
-"Nessuna pozione, frate. Stò a lessà le patate. Ma mi dica in cosa posso aiutarla che ho premura"-
-"Vede, mago, vorrei liberare milady Italia dalle grinfie del perfido cavaliere, ma non sono un uomo di guerra e posso usare solo l'astuzia"-
Er Mago ce penzò a lungo e disse "penso che ripenso, e ripensando impazzo, ma a furia di pensare nun ho pensato a un cazzo. Ma forse una soluzione c'è " e diede qualche dritta ar Frate.
Passò qualche mese ed il Frate arrivò ar castello der Cavaliere seguito da cantori e menestrelli e con loro iniziò a fà una serenata sotto le finestre della damigella.
La damigela, appizzando le recchie, si affacciò e chiese -"Frate, a che debbo l'onore di tante attenzioni?"-
-"Alfin son giunto per liberarla dalle grinfie del perfido cavaliere. Venga con me e le prometto la salvezza"-
-"Ma io ormai qui mi trovo bene, il Cavaliere mi copre di attenzioni ed affetto, cosa mai potresti offrirmi tu di meglio?"-
E il frate iniziò a sparà una sequenza de cazzate, de promesse e fregnacce, come nessuno mai riuscì ad avecce la faccia da culo di spararne più grosse, strappando a milady Italia sorrisi de gioia e lacrime de tristezza.
Fu così che milady Italia si fece rapì dar frate, scappando dal castello del Cavaliere.
Passò qualche mese e a milady Italia je rodeva sempre er culo. Er frate allora gli chiese perchè stò rodimento e lei si sfogò:
-"Avevi promesso che avresti cambiato le tasse per fare in modo che non ci fossero né poveri, né ricchi"- chiese la dama
-"E così è stato. Ora ci sono solo poveri. Non sei contenta?"
-"Ma mi avevi detto che non avresti toccato le pensioni!!!!"
-"E chi le tocca? Mi fanno talmente schifo che non voglio più vederle!!!"
-"Ma avevi detto che avresti fatto tornare i guerrieri dalla crociate...."-
-"E così ho fatto. Sono tornati i 1000 uomini che c'erano. Poi il fatto che io ne abbia mandati altri 3000 è solo un dettaglio"
-"Mi hai ingannata.....mi hai promesso tante cose ed io ti ho creduto. Ora le tue promesse si sono rivelate false"-
-"Può darsi......ma ora basta parlare, fai il tuo dovere di zoccola e mettiti a pecora. Lo sai che a me piace farlo da dietro"-
E fu cosi' che per molti anni l'Italia se la prese 'n der culo
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